Les 7 calvaires monumentaux de Bretagne
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98 recensioni
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Antonino M
Nairobi, Kenya42 contributi
ago 2019
Non sapevo della esistenza dei sette Calvari della Bretagna@ una grande scoperta! Sono veramente molto belli! Li abbiamo visitati tutti e ognuno aveva accanto anche una chiesa molto interessante!
Scritta in data 2 settembre 2019
Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
PPCI-BG
Bergamo, Italia104’912 contributi
mag 2018 • Solo
I “calvari” sono tipici in Bretagna e se ne vedono un po’ dovunque ma ce ne sono alcuni particolarmente complessi e belli che sono stati radunati in una associazione che ne conta sette. Quello di Plougastel fa parte di questo gruppo ed è davvero splendido. Una deviazione da non perdere.
Scritta in data 12 dicembre 2018
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paolo d
Bologna, Italia21’368 contributi
mag 2018 • Coppie
Il complesso è molto bello, una grande chiesa lineare e poco decorata sia dentro che furi, ma massiccia e robusta. Nell'area esterna sono presenti i calvari con rappresentazioni eseguite tramite bellissime statue e sculture. Nell'insieme tutto molto suggestivo e vale la pena fare una visita, ingresso libero e gratuito.
Scritta in data 16 luglio 2018
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AC_Dalmine
Dalmine, Italia287 contributi
mag 2017 • Amici
Gli "enclos paroissiaux" (o complessi parrocchiali) sono espressioni tipiche dell'arte cristiana della Bretagna. Sono costituiti da un recinto - munito di un arco d'accesso - entro il quale si trovano il cimitero, la chiesa, una cappella funeraria che fungeva da ossario e il "calvario" ovvero un monumento in granito con scene della Passione di Cristo. Talvolta le scene, scolpite da artisti del XVI e XVII secolo, presentano particolari improbabili quali, ad esempio, la presenza di un maialino nel piatto dell'Ultima cena (Calvario di Guimiliau): il maiale, per gli Ebrei, è un cibo impuro e quindi non poteva essere presente sulla tavola di Cristo e degli apostoli, che erano di religione ebraica.
Il recinto (enclos) che circonda i complessi parrocchiali separa non solo idealmente ma anche fisicamente lo spazio sacro da quello profano, anche se in questi luoghi spesso fede e superstizione si mescolano: l'antica tradizione impone infatti che solo i defunti accedano al recinto passando attraverso l'arco trionfale (questo passaggio simboleggia l'entrata dei giusti nel regno dei cieli), mentre i vivi devono scavalcare i bassi muretti che si trovano lungo il perimetro dell'enclos; chi non rispetta il divieto è destinato a perire entro l'anno.
Molto sentite sono anche le "feste del perdono" (pardon), feste collettive a sfondo religioso durante le quali il santo locale viene portato in processione: migliaia di fedeli vengono quindi in questi luoghi a pregare e a fare penitenza. Per l'occasione qualcuno indossa ancora gli abiti tradizionali.
I calvari più visitati sono quelli di Guimiliau e Saint-Thégonnec; trattandosi di luoghi di culto, sono da visitare con rispetto anche da parte di chi credente non è.
Il recinto (enclos) che circonda i complessi parrocchiali separa non solo idealmente ma anche fisicamente lo spazio sacro da quello profano, anche se in questi luoghi spesso fede e superstizione si mescolano: l'antica tradizione impone infatti che solo i defunti accedano al recinto passando attraverso l'arco trionfale (questo passaggio simboleggia l'entrata dei giusti nel regno dei cieli), mentre i vivi devono scavalcare i bassi muretti che si trovano lungo il perimetro dell'enclos; chi non rispetta il divieto è destinato a perire entro l'anno.
Molto sentite sono anche le "feste del perdono" (pardon), feste collettive a sfondo religioso durante le quali il santo locale viene portato in processione: migliaia di fedeli vengono quindi in questi luoghi a pregare e a fare penitenza. Per l'occasione qualcuno indossa ancora gli abiti tradizionali.
I calvari più visitati sono quelli di Guimiliau e Saint-Thégonnec; trattandosi di luoghi di culto, sono da visitare con rispetto anche da parte di chi credente non è.
Scritta in data 4 giugno 2017
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adelmo g
Macerata, Italia1’133 contributi
giu 2014
Per gli amanti della storia sono cose da non perdere. Conservati benissimo, riempiono il cuore molto di più di altri monumenti. Osservate in religioso silenzio ed ammirate ad una ad una le statue scolpite e riflettete.
Scritta in data 13 maggio 2015
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MaryTizi
Torino, Italia20’131 contributi
ago 2013 • Coppie
Ho potuto visitare quelli di Guimiliau e Saint Thégonnec in quanto si trovavano sul percorso che mi portava da Brest a Perros Guirec. Questi 'santuari' bretoni sono strutture particolari da non perdere, in particolar modo quello di Guimiliau che puó considerarsi come uno dei più importanti in Francia. Vista la rivalità con Saint Thégonnec, Guimiliau costruì un calvario ancora più opulento e complesso con numerose scene che riportano la Passione di Cristo nella torre e 15 scene nel fregio. La cima del calvario è sormontata da una sola croce, mentre alle estremità si trovano i quattro Evangelisti, raffigurati tramite i loro simboli. Sono testimonianze della fede scolpite nella pietra e l'obiettivo era di farsi capire dalla gente che non sapeva leggere. I nomi degli artefici di questi splendidi racconti di pietra sono rimasti avvolti nel mistero.
Scritta in data 15 dicembre 2013
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Giovanni c
Casale Monferrato, Italia750 contributi
ago 2012 • Coppie
il percorso dei calvari che attraversa parte della bretagna,per,appasionati del genere è immancabile.ve ne sono parecchi,dicretamente ben segnalati per trovarli .cosa è il calvario bretone, è un monumento di granito con tantissime figure ,all interno di chiese che rappresentano scene della passione.culminano poi in cristo crocifisso.furono in parte costruiti per scongiurare la peste ,di,fine 500.i piu belli sono ,a mio parere,gimillau,plougastel e pleyben.unici e imperdibili
Scritta in data 11 febbraio 2013
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prosaz
milano131 contributi
giu 2012 • Famiglia
Visitare i siti dove si trovabno i calvaires è tappa d'obbligo per che visita la Bretagna. per ammirare i più significativi bisogna percorrere una strada di circa 70 km che attraversa la campagna bretone toccando le tappe di maggior rilievo: Sizun, Commana, Saint Thegonnec e Guimiliau. In queste località si trovano i più monumentali " enclos parrosiaux" cioè recinti di pietra realizzati avccanto alla chiesa principale del borgo all'interno dei quali si trovano numerosi calvaireis , monumenti di pietra che raccontano la Bibbia mescolata a leggende e personaggi storici dell'epoca con il preciso scopo di informare ed insegnare ai contadini alcuni eventi storici oppura la Bibbia senza la necessità di leggere ( cosa che peraltro non sapevano fare). Rappresentano certo la più peculiare attrazione nel cuore rurale della Bretagna e sono davvero affascinanti nella loro semplicità mista ad un certo mistero interpretativo che ancora oggi li avvolge. se siete da quelli parti non perdeteveli.
Scritta in data 13 novembre 2012
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rosaneranera
Lucca, Italia371 contributi
ago 2011 • Amici
Per andare a Guimiliau bisogna uscire dai tracciati turistici della Bretagna ed addentrarsi nel territorio rurale del Finistere. In questo piccolo villaggio esiste un gioiello scultoreo della fine del 1500. E' "Le Calvaire". Si tratta di un complesso in pietra grigia che rappresenta 17 scene della Passione di Cristo. In questo gruppo sono rappresentate 200 statue dai tratti grossolani, che servivano a raccontare i testi sacri ai contadini che abitavano (e che abitano ancora adesso) le campagne. Merita davvero uscire dall'autostrada e cercare questo paesino che si trova a 70 Km da Quimper, graziosa città bretone.
Scritta in data 23 agosto 2011
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SonataArctica
Europa509 contributi
giu 2019 • Lavoro
Il Calvaire di Plougastel - Daoulas merita davvero una visita, come è stato per secoli. Ma sono rimasto un po 'deluso. Ho cercato il monumento che è stato salvato e protetto dal privato John D. Skilton Jr nel 1944, ma si è rivelato essere qualcos'altro: restaurato, ricostruito e nuovo. Ad ogni modo, il Calvaire ha rappresentato la vita di Gesù in un modo molto toccante.
Scritta in data 7 agosto 2019
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