Museo Camon Aznar
Museo Camon Aznar
4
10:00 - 20:00
Lunedì
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Martedì
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Mercoledì
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Giovedì
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Museo Camon Aznar: i modi migliori per scoprire questo luogo di interesse e le attrazioni nelle vicinanze

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Quartiere: Casco Antiguo
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4.0
Punteggio 4.0 su 5495 recensioni
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Nella media
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Scarso
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Pessimo
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mikela
Roma, Italia1’472 contributi
Punteggio 4.0 su 5
ott 2023 • Amici
Ben distribuito. Manca la guida. Manca anche un pezzo di carta in italiano. In ogni caso fa parte delle cose da guardare in un tour
Scritta in data 27 ottobre 2023
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UgoLisbona
67 contributi
Punteggio 4.0 su 5
set 2023 • Coppie
Notevole Museo, non esagerato nelle dimensioni, a poche decine di metri dalla Piazza del Pilar.
Non solo Goya, peraltro.
Visita consigliatissima, non ve ne pentirete.
:-)
Scritta in data 6 ottobre 2023
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berte14
Legnago, Italia1’131 contributi
Punteggio 1.0 su 5
mag 2023 • Coppie
Abbiamo buttato 16 euro per vedere 12 opere 12 su 14 del maestro, che sono pochissime, in quanto 2 erano in prestito alla lonja, ove è allestita una esposizione gratuita di CINQUANTA opere tra quadri e litografie di Goya.
Non cè audioguida in italiano e la ragazza che era alla cassa era scorbutica. Con 16 euro mangiatevi delle tapas.
Bagni puliti, ma a caro prezzo.
Scritta in data 9 maggio 2023
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Lella286
Provincia di Pavia, Italia698 contributi
Punteggio 5.0 su 5
ott 2022 • Coppie
Museo dedicato all’aragonese Francisco Goya. Solo una minima parte delle tele esposte è opera del maestro. Il primo piano è organizzato in tre sezioni dedicate rispettivamente al maestro, agli artisti predecessori, è ai successori. L’ultimo piano è dedicato a pittori contemporanei e una sala a stampe del maestro.
Al piano terreno ci sono spazi espositivi per esposizioni temporanee, dove abbiamo potuto ammirare una mostra su Fernando Botero.
Peccato non poter fotografare!
Scritta in data 6 novembre 2022
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Stefano S
Ludwigsburg, Germania7’103 contributi
Punteggio 5.0 su 5
mag 2022
Il museo si trova vicinissimo a la plaza del pilar , la piazza piú grande e importante di Saragozza.Il museo e´bello e organizzato , un pó sorpreso dlle varie recensioni in italiano che criticano il fatto che ci siano poche opere del Goya , io prima di visitare un museo m´informo sempre su cosa trovo, é risaputo che moltissime opere del Goya sono al Prado di Madrid .Cmq io ho trovato il museo molto bello, oltre ai quadri del maestro vi é anche un´amplissima sala delle incisioni che da sola vale abbondantemente il costo del biglietto , noi siamo stati a maggio e céra una bellissima mostra su El Greco , penso che per gli amanti dell´arte in visita a Saragozza sia impossibile non visitarlo.
Scritta in data 2 giugno 2022
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gattonella
Arese, Italia360 contributi
Punteggio 3.0 su 5
nov 2019 • Coppie
Completamente al di fuori dalle aspettative. Ci sono pochi quadri del pittore. Neanche uno dedicato alle infante. Ahimè si trovano tutti al Prado.
Scritta in data 8 novembre 2019
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mic54m
Foggia, Italia1’263 contributi
Punteggio 4.0 su 5
set 2019
Altra tappa imprescindibile è il Museo Goya situato in un bel palazzo cinquecentesco, oggi completamente ristrutturato, a meno di cento metri dalla piazza di Nostra Signora del Pilar.

Saragozza considera Goya, vissuto dal 1746 al 1828, un suo concittadino anche se, in realtà, il suo luogo di nascita è Fuentetodos, un comune ad una ventina di chilometri di distanza. Tuttavia è a Saragozza che il giovane Goya si trasferì ben presto nel 1771, qui realizzò le sue prime opere, incisioni, tele (qui se ne conservano molte), nonché, come ho già ricordato, la decorazione di una cappella nella grande chiesa di Santa Maria del Pilar.

Peraltro Goya restò legato alla sua terra natale, all’Aragona e a Saragozza in particolare, anche se i suoi viaggi e la sua fama lo allontanarono ben presto da questo territorio.

Il Museo Goya ha tre piani che si sviluppano intorno ad un patio quadrato (ingresso 6 euro, ridotto 3). Al pianterreno, nella prima sala un istruttivo e sintetico filmato illustra l’epoca nella quale Goya è vissuto e i principali personaggi suoi contemporanei.

Spicca un quadro di Goya, il “Ritratto di Ferdinando VII”, al quale è dedicata una esposizione temporanea relativa al viaggio che questi fece da Valencay, in Francia, dove era tenuto prigioniero dal 1808, fino a Madrid, per essere reinsediato come re di Spagna. Il viaggio avvenne nel 1814 e il re, modificando gli accordi presi con Napoleone, cambiò notevolmente il suo percorso passando per Saragozza, città che si era distinta nell’opposizione alle truppe francesi.

Sono qui esposte le decine di stampe prodotte dall’artista contro l’invasione francese. Alcuni ritratti di personaggi, nonché molte vedute relative alle distruzioni subite dalla città di Saragozza durante la guerra e ai danni subiti dalla popolazione civile.

Al primo piano sono i predecessori di Goya. Sono esposte opere del ‘400, dal gotico al trionfo del rinascimento. Interessante è una tavola del 1580 raffigurante il Calvario, con l’offerente dipinto ai piedi della croce. Tra le tante opere meritano la citazione: una “Sacra Famiglia” fiamminga, un “Euclide” di Josè de Ribeira (copia dell’autore); un “Cristo crocifisso” della scuola di Zurbaran, alcuni reliquiari in legno dipinto, un ritratto della scuola di Rembrandt, una serie di stampe di Parra e alcune tele del Barocco aragonese.

Il secondo piano è tutto dedicato a Goya, in un’ala il grafico, nell’altra il pittore.

Tantissime le stampe, le acqueforti, le litografie esposte. Alcune legate alla sua presenza a Saragozza. E poi ci sono tutte le tradizionali tematiche di Goya: i tori, la tauromachia (la corrida), i disastri della guerra di occupazione francese. Poi ci sono i “Capricci”, di tema ironico, satirico e sarcastico, tesi a criticare usi e costumi dei suoi contemporanei (in particolare furono proprio queste ultime opere a dare fama al giovane Goya).

Nella quadreria molte opere sono a sfondo religioso. Numerosi sono anche i ritratti, fra questi primeggia il “Ritratto della regina Maria Luisa di Parma” (attualmente è esposta una copia); e il “Ritratto del Re Carlo IV”, opere che già lo proiettano quale artista di corte.

Ci sono anche quadri di tema epico; alcuni bozzetti preparatori per affreschi e studi di corpi; un sofferente Sant’Agostino in abiti vescovili e un grande “Cristo crocifisso in agonia” (copia di un originale del 1780). Ma soprattutto un “Autoritratto” del 1775, a quasi trent’anni dalla forte ed intensa espressività che sta tutta, a mio parere, nella parziale e voluta velatura dei tratti somatici.

Il terzo piano è dedicato agli “eredi” di Goya, con una serie di opere di artisti del XIX e XX secolo, soprattutto in terra di Aragona.

Interessanti le opere di Pradilla e di Barbasan. E, ancor più recenti, i lavori Palencia, di Gargano e di Condoy al quale ultimo si deve una serie di affascinanti statuette.

Una nota non secondaria è relativa all’uso di impianti a risparmio energetico presenti nel museo. Non solo l’illuminazione è condizionata dalla presenza del pubblico, ma i singoli riquadri esplicativi delle opere, nella sezione dedicata alle stampe, si illuminano solo quando il visitatore si pone davanti all’opera stessa.
Scritta in data 11 settembre 2019
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Filippo F
Napoli, Italia83 contributi
Punteggio 2.0 su 5
ago 2019 • Famiglia
Tre piani, ma uno dedicato ai pittori ante Goya, l’ultimo a quelli che lo hanno seguito. Poi un po’ di copie sparse e del Goya una raccolta (anche qui molte copie ) delle sue acqueforti. Insomma, cercasi Goya disperatamente. Inutile se non scarso. 6 euro il biglietto e 2 le audioguide. Per far cosa?
Scritta in data 21 agosto 2019
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claudio s
Porto Ercole, Italia1’540 contributi
Punteggio 4.0 su 5
ago 2019 • Coppie
Un bel museo con non moltissime opere su tela di Goya ma con una bella e nutrita raccolta di stampe che danno un bel quadro completo delle capacità dell'artista.
Il museo comprende anche opere di altri artisti contemporanei e successivi al Goya.
La visita è tutto sommato di ibteresse e richiede poco più di 1 ora.
Scritta in data 12 agosto 2019
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Mattia I
Faenza, Italia248 contributi
Punteggio 4.0 su 5
dic 2018 • Coppie
Il museo Goya racchiude un bel pò d'arte del maestro come le sue incisione dei cicli "Capricci", "I disastri della guerra" ed altri ancora. Per vedere da vicino le opere di incisione di Goya è consigliatissimo, pochissimi invece i suoi dipinti su tela.
A Saragozza non può mancare una visita al museo!
Scritta in data 6 gennaio 2019
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