Cose da fare: Palazzolo Acreide

Palazzolo Acreide: Le migliori cose da vedere - Attrazioni e attività a Palazzolo Acreide

Cosa fare e vedere a Palazzolo Acreide

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Le principali attrazioni a Palazzolo Acreide

Le classifiche sono basate sulle recensioni dei viaggiatori e tengono conto di qualità, quantità, attualità, costanza delle recensioni e del numero di visite alla pagina nel tempo.

Palazzolo Acreide: altre attrazioni principali nei dintorni

Cosa dicono i viaggiatori

  • Paola B
    Fabriano, Italia3’613 contributi
    Punteggio 5.0 su 5
    La visione della chiesa, nella bella piazza che la contiene e che ne esalta la spettacolarità, accentuata anche da una scalinata monumentale, colpisce per la sua imponenza e per le sue elaborate decorazioni; splendido il portale con i leoni e le colonne finemente incise ma poi ogni piano, fino al culmine dalla facciata con un'incastellatura di ferro battuto, è un armonioso accordo di ornamenti architettonici e scultorei. Altrettanto fastoso l'interno con navate ricche di dipinti e decorazioni. Uno sguardo verso la piazza è d'obbligo: molto bella la lunga facciata del Municipio, curiosa la terrazza attaccata alla facciata del duomo, così variopinta e ricca di colore siciliano.
    Scritta in data 22 aprile 2023
    Questa recensione rappresenta l'opinione personale di un utente di Tripadvisor e non di Tripadvisor LLC. Le recensioni vengono sottoposte a verifica da Tripadvisor.
  • Luciano B
    Bergamo171 contributi
    Punteggio 5.0 su 5
    In Sicilia trovi ospitalità e disponibilità estreme. Un signore in loco ci ha illustrato la Chiesa con la splendida facciata in stile barocco, l'altare ligneo con le colonne in legno e la Sacrestia con un prezioso cassarizzo scolpito nella pietra. Ci ha descritto cosa avviene nella festa patronale e ci ha anche dato consigli su dove sostare a pranzo.
    Scritta in data 17 luglio 2023
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  • Andrea Tomaselli
    6 contributi
    Punteggio 5.0 su 5
    Ho vissuto un'esperienza. Ho sentito le vibrazioni emanate dalle emozioni e dei ricordi attraverso gli occhi e le parole della proprietaria. Regole, tradizioni, costumi, usanze, chiesa, politica. Consiglio a tutti di vivere questa esperienza.
    Scritta in data 9 agosto 2023
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  • michele p
    Palermo, Italia3’231 contributi
    Punteggio 4.0 su 5
    Antonino Uccello, nativo del posto, è stato antropologo e poeta, oltre che, per lavoro, maestro elementare in Lombardia. La sua grande passione fu quella di raccogliere tutto ciò che era legato alla cultura popolare della sua terra e cioè usi, tradizioni, costumi, oggetti, musiche, racconti, immagini. Da qui la realizzazione di una casa museo che potesse riassumere tutto ciò, casa che gestì fino alla morte nel 1979 ed oggi è di proprietà della Regione Siciliana. L'allestimento ripropone i vari ambienti, quello di lavoro, quelli di abitazione, il frantoio, il magazzino di una realtà contadina di un tempo. Molto interessante!
    Scritta in data 26 agosto 2021
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  • Luca jim
    Sistiana, Italia55 contributi
    Punteggio 4.0 su 5
    Tappa da non perdere se ci si trova a Palazzolo; come citato in altre recensioni, il teatro è il protagonista dell’intera area.
    Scritta in data 17 settembre 2022
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  • supermax_99
    Milano, Italia127 contributi
    Punteggio 5.0 su 5
    Non possiamo fare a meno di ringraziare la pasticceria Caprice per il piacere che stiamo provando mentre gustiamo le paste di mandorle che abbiamo acquistato da loro durante il nostro viaggio in Sicilia. Anche la cassatina e il tortino ai 7 cioccolati assaggiati nella loro pasticceria erano superlativi. Complimenti Complimenti Complimenti!!!
    Scritta in data 12 gennaio 2023
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  • maxaugello
    San Cataldo, Italia2 contributi
    Punteggio 5.0 su 5
    Il museo è molto curato, inoltre vengono periodicamente allestite delle installazioni di hardware dell'epoca accompagnate da una spiegazione documentata, facenti parte della serie ART/bin.
    Scritta in data 26 dicembre 2019
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  • Tommaso612
    Roma, Italia527 contributi
    Punteggio 4.0 su 5
    L’antica Akrai fu fondata dai Siracusani nel VII secolo A.C.; occorre ricordare che, qualche decennio prima, furono un gruppo di coloni greci di Corinto a fondare Siracusa. Colonia di una colonia, la città - fortezza di Akrai deve il suo nome al fatto di essere stata costruita su un altura dell’entroterra, in una posizione strategica dalla quale si dominavano le vie di comunicazione tra la costa ionica e quella mediterranea.
    La città, protetta dalla potente madrepatria, fu uno dei centri più importanti della Sicilia Orientale (nota per aver dato i natali a Gerone II, tiranno di Siracusa). Akrai si mantenne prospera anche nel periodo romano. Alla caduta dell’impero la città cominciò un lento declino, fino alla distruzione ad opera degli arabi nel IX secolo, durante la conquista della Sicilia. Da allora essa non fu più ricostruita; in sua vece nacque la vicinissima Palazzolo Acreide, giunta dopo alterne vicende sino ai nostri giorni. “Palazzolo” (inteso forse come “piccolo castello”) è un’aggiunta medioevale all’antico nome della località.
    I resti della città, nascosti per quasi un millennio da sedimenti ed erbacce, furono riportati alla luce da una serie di scavi archeologici portati a termine nell’Ottocento e nel Novecento. L’impianto urbanistico evidenzia tre fasi costruttive: quella arcaica, quella d'impronta ellenistica e infine quella romana. La testimonianza più rilevante è un piccolo teatro di tipo greco, risalente al III secolo a.C.; il manufatto, forse in grado di ospitare fino a 2000 spettatori, non fu scavato nella roccia ma semplicemente adagiato sul fianco di una collinetta, sfruttando il declivio naturale. Il teatro, recentemente restaurato, è oggi utilizzato per ospitare spettacoli teatrali e iniziative culturali di vario tipo. Nei pressi del teatro sorgeva l’antica “Agorà” (dal greco “piazza”): era il centro della vita sociale ed economica della città; in epoca romana ne divenne il Foro. Rimangono tracce di alcuni edifici che si affacciavano sul grande spiazzo, tra cui un “Bouleterion” del III secolo avanti Cristo, a pianta circolare: era la sede delle assemblee cittadine, nel corso delle quali erano prese decisioni d’interesse pubblico. Da vedere anche i pochi resti di un tempio arcaico dedicato alla dea Afrodite (la Venere dei romani).
    Il centro abitato era attraversato in direzione Est Ovest dall’asse viario principale, detto “Decumano”. Il termine deriva dall’uso romano (a causa degli ampliamenti cui fu sottoposto successivamente) ma la strada esisteva già nel periodo ellenistico. Oggi restano ampi tratti del basolato originale a pietre poligonali, ancora ben connesse tra loro. In senso quasi perpendicolare, su tale via se ne innestavano altre minori chiamate “cardines”, delle quali però non rimane quasi nulla.
    Le pareti calcaree delle alture attorno al centro abitato erano utilizzate in epoca arcaica come latomie, ossia cave di materiali da costruzione. Questi ambienti, oggi denominati “Intagliata” e “Intagliatella”, furono trasformati in tombe nel periodo cristiano; alcune sepolture sono decorate da un interessante bassorilievo, purtroppo molto rovinato.
    L’area archeologica di Akrai si raggiunge da Siracusa percorrendo la SS 124 per circa 35 Km in direzione Floridia – Solarino. Gli scavi sono visitabili tutti i giorni della settimana dal mattino al tramonto; il biglietto intero costa 4,00 euro (2,00 euro il ridotto) ma esistono diverse agevolazioni. Nonostante l’impegno del personale addetto, l’integrità del sito è minacciata dalle solite carenze di manutenzione e di fondi che affliggono tutte le installazioni museali della Sicilia. Come è logico, specialmente d’estate, il clima della zona è torrido e il sole picchia molto forte: se intendete visitare il sito portate con voi molta acqua e usate calzature adatte al terreno accidentato (non gli infradito!).
    Scritta in data 10 gennaio 2021
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  • Gulliver464
    Ragusa, Italia50 contributi
    Punteggio 4.0 su 5
    Un gioiello di reperti archeologici dedicato agli appassionati delle proprie origini.
    da visitare assolutamente
    Scritta in data 6 marzo 2023
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  • michele p
    Palermo, Italia3’231 contributi
    Punteggio 4.0 su 5
    Una delle molte chiese che si incontrano girando per Palazzolo Acreide. Costruita fra il XIV e il XVI secolo venne riedificata dopo il disastroso terremoto del 1693 che colpì pesantemente tutto il Val di Noto. Come altre chiese del luogo anche questa presenta la facciata che si eleva, su due ordini, al di sopra di una scalinata. Particolare la torre campanaria esagonale con cupola. Semplice l'interno a tre navate con colonne di pietra bianca con capiteli corinzi.
    Scritta in data 26 agosto 2021
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  • Elwood128
    Marudo, Italia719 contributi
    Punteggio 4.0 su 5
    Arrivato in cima al colle dove son ubicati i resti del castello, all'imbrunire ho potuto godere anche del fantastico tramonto e della particolare atmosfera dell'ambiente (vedi foto postata).. Se immagini un qualsiasi castello e speri di trovare qua qualcosa di simile ti sbagli. Non ci sono quasi per niente mura erette rimaste in piedi ma si vede praticamente la pianta del castello e dei vari ambienti. Spettacolare vista sulla vallata e su parte di Palazzolo. Cancello aperto fino a tardi (era buio ed era aperto) e non ho visto nessun guardiano. Al castello arrivi facilmente salendo dalla scala a destra del prospetto della chiesa di San Paolo, cosicchè se visiti la chiesa non puoi perderti il castello.
    Scritta in data 16 novembre 2020
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  • AlfeusTrip
    Acireale, Italia64 contributi
    Punteggio 5.0 su 5
    Ogni anno tappa indiscussa, gli abitanti del quartiere San Michele trasformano le vie locali in uno splendido presepe vivente, con animali, assaggi gastronomici (ceci,ricotta,)...esperienza suggestiva creata dai figuranti che interpretano i vari mestieri. Uno spettacolo per i visitatori.
    Scritta in data 31 dicembre 2019
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Domande frequenti su Palazzolo Acreide