Mi è stato servito un bicchiere di vino dall'odore e dal sapore sgradevoli, quindi ho detto gentilmente alla cameriera che la bottiglia era aperta da un po'. Forse non lo sapete, ma si sente. E se si chiama "enoteca", ci si augura che dietro il balcone ci sia qualcuno di preparato.
Con arroganza (che la gentilezza non sia il punto di forza del locale lo avevo gia appurato da tempo) mi sono sentita rispondere "guardi signora, con il weekend impegnativo che abbiamo appena passato, qui non ci sono bottiglie aperte da un po', ma se proprio non le piace, glielo cambio".
No, non mi faccio cambiare un vino se è buono ma non incontra il mio gusto personale, ma non sono una sprovveduta e riconosco odore e sapore di un vino aperto da tempo e/o conservato male. Sono cose che capitano, e non si può essere tutti sommelier, ma quando la cameriera non è in grado di riconoscere un vino diventato cattivo, in risposta dovrebbe con umiltà sostituire il prodotto scadente scusandosi e senza cercare di avere ragione. Così invece alla fine paghi 5, 6 euro per bere una cosa dal sapore assolutamente spiacevole al palato e in quel locale non ci torni più.