La soluzione che non ti aspetti per poter assistere a un musical ormai uscito dal grosso giro di Broadway, ma ancora assai gettonato. Senza spendere neppure troppo e in maniera assolutamente confortevole e organizzata. Nel nostro caso, il pluripremiato ‘Jersey Boys’ dedicato alla storia del ‘paisà’ Frankie Valli con i suoi Four Seasons. Il ‘New World Stages’ è, infatti, un curioso e originale multisala riservato a spettacoli ‘off Broadway’ (di ‘off off Broadway’ si parla, invece, in caso di locations sotto i 100 posti a sedere) e, come tale, si colloca in posizione estremamente marginale nell’ambito del ‘Theater District’ che, formalmente, lo esclude. Per raggiungerlo, provenendo dal caos di Time Square e dalle file chilometriche delle strutture concorrenti più storiche e popolari, basta superare anche l’8th Avenue e infilarsi lungo la 49th Street, benché l’ingresso in mattoni rossi sia invece sulla 50th Street al 340 West. Completano la cornice un piacevole contesto esterno nel quartiere di Hell’s Kitchen con tanto di invitante piazzetta retrostante (quella del complesso ‘Worldwide Plaza’) e invitanti localini, poco brulicanti di turisti e dei quali approfittare prima o dopo lo show prescelto. Noi, purtroppo, siamo stati messi fuori strada da un errato indirizzo presente sulla prenotazione dei biglietti, ma nella realtà dei fatti è davvero agevole raggiungere a piedi l’ingresso di questa funzionale struttura a misura d’uomo. Già cinema multisala, poi aperto alle rappresentazioni teatrali come ‘Dodger Stage’, ha preso il nome di ‘New World Stages’ solo nel 2006 aprendosi anche a concerti, meeting, ricevimenti e convegni. Interessante anche la formula scelta dall’organizzazione, quella del ‘piggybacking’, che consente di ridurre i costi vivi delle produzioni consentendo a più progetti di condividere gli spazi, utilizzando lo stesso personale tecnico e le medesime infrastrutture. Comuni anche i bar e le zone ristoro con il giovane personale impegnato a dirigere correttamente il pubblico verso la sala di competenza tra spazi e corridoi ordinati e moderni ma, ovviamente, privi del fascino antico dei grandi teatri. Cinque gli spazi ospitati con capienze che vanno dai 199 ai 499 posti (noi abbiamo assistito allo show nella sala 1, la più grande insieme alla numero 3) che si snodano lungo un sotterraneo vasto quanto un isolato intero. Una sala, dunque, raccolta e dai posti comodissimi con visibilità perfetta ovunque, costituita solo da platea e priva di galleria. In più, noi abbiamo avuto la fortuna di godere di posti centrali in seconda fila con la prima… completamente vuota. Prezzi adeguati all’ambiente e un palco a misura d’uomo per godere perfettamente di uno show memorabile in tema di doo-wop che non poteva prescindere da un’ottima acustica, da un impianto luci esemplare e da un confort eccellente. Una bellissima sorpresa.