Sono tornata per apprezzare la bellezza del palazzo, che Tiepolo ha dipinto con affreschi Leggi il seguito
Sono tornata per apprezzare la bellezza del palazzo, che Tiepolo ha dipinto con affreschi Leggi il seguito
In occasione del 250° anniversario della morte di Giovan Battista Tiepolo (Madrid,1770) le visite Leggi il seguito
Vale la "pena" fare una meditata sosta e visitare questo museo con le sue opere d'arte, soprattutto lignee, testimonianze ancora ben vive di una lunga e grande tradizioni di arte e cultura, di piacere estetico anche e, talvolta, soprattutto, nella loro candida ingenuità, nel loro carattere devozionale che testimonia una fede antica e radicata. Poi, oltre una angusta scala a chiocciola, in piacevole e netto contrasto, lo splendore delle sale di governo e rappresentanza, la biblioteca, i saloni nei quali ha lavorato il Tiepolo, con la tavolozza dei suoi colori, la potenza delle sue figure umane, rese con attenta introspezione. Un caleidoscopio, da vertigine pura, da ebrezza sensuale, degna degli ultimi patriarchi aquileiesi, prima della definitiva soppressione di quello che restava di un potere, un tempo non solo ecclesiastico.
Sono tornata per apprezzare la bellezza del palazzo, che Tiepolo ha dipinto con affreschi bellissimi.
Il mio preferito è la "Caduta degli Angeli Ribelli", del 1726, sul soffitto del Salone d'Onore.
In occasione del 250° anniversario della morte di Giovan Battista Tiepolo (Madrid,1770) le visite guidate dell'Associazione ITINERARIA F.V.G. fanno apprezzare i capolavori che il Maestro del Rococò ha dipinto in importanti edifici pubblici e privati di "Udine, città del Tiepolo".
Ieri, la visita è avvenuta presso il Palazzo Patriarcale di Udine, dove nel secondo decennio del Settecento il pittore ha affrescato "La Caduta degli Angeli Ribelli" sul soffitto dello Scalon d'Onore dell'arch.Domenico Rossi, "Il Giudizio del Re Salomone" nella Sala del Tribunale Patriarcale e "Sara e l'Arcangelo Gabriele", "Abramo e gli Angeli", "Rachele nasconde gli Idoli sottratti al padre Labano" e "Il Sacrificio di Isacco" nella splendida "Galleria degli Ospiti".
I magnifici affreschi, dipinti su commissione del Patriarca Dionisio Dolfin, costituiscono una splendida testimonianza del periodo artisticamente più importante (la prima metà del Settecento) dell'intera storia del Patriarcato di Aquileia (1077-1751).
La magnificenza culturale è testimoniata nel Palazzo anche dalla prima biblioteca pubblica friulana (la "Biblioteca Dolfiniana aperta nel 1711), dagli affreschi cinquecenteschi a "grottesche" di Giovanni da Udine (allievo di Raffaello) e dalle quattrocentesche Sculture Lignee di Domenico da Tolmezzo.
Una visita al Museo Diocesano ed alle Gallerie del Tiepolo del Palazzo Patriarcale di Udine costituisce certamente la meta artisticamente più importante in Friuli per gli amanti dell'Arte.
Museo da visitare, purtroppo all'esterno sembra un pò anonimo, ma l'interno è sorprendente, gli affreschi del Tiepolo sono bellissimi, la libreria lascia senza parole.
E' meglio prenotare la visita. Comodo da raggiungere con i mezzi pubblici.
Abbiamo visitato questo museo quasi da soli forse a causa del lockdown forse perche' e' ingiustamente poco conosciuto. v e' conservata una bella raccolta di tele del '500/600 ed una ricchissima collezione di sculture lignee provenienti da diverse localita del Friuli tra cui da notare il redentore di Giovanni martini del 1497 e il grande altare con 10 figure di Domenico da Tolmezzo.
Ma la parte piu ' spettacolare del museo sono i saloni affrescati da Gianbattista Tiepolo con effetti scenografici e prospettici mirabili
Se vi trovate a Udine è sicuramente consigliata una visita al Museo Diocesana e galleria del Tiepolo.
Oltre a un'esposizione permanente di una bellissima collezione di sculture lignee è presente la biblioteca Delfiniana, la prima di Udine inaugurata nel 1711... è meravigliosa, fa rimanere a bocca aperta!
Meravigliosa è la sala con gli affreschi realizzati da Giovanbattista Tiepolo