Venerdì sera, arriviamo in due senza prenotazione e gentilmente ci fanno accomodare subito. Prendiamo in ordine: un antipasto di pesce a 22 euro (5 cicchetti a scelta dello chef davvero ottimi), un primo del giorno a 18 euro (se non erro cappelletti al gambero rosso con crema di piselli e liquirizia anche questi ottimi ma arrivati completamente freddi), una frittura di calamari e gamberi e verdure anch’essa a 18 euro (nulla da dire sulla qualità della materia prima, ma è un piatto che manca assolutamente di croccantezza, credo per via della cottura eseguita in tempura?) ed infine un dolce del giorno (croccante all’amaretto con mascarpone di pistacchi e fragole, non so quanto venisse perché il prezzo varia a seconda di cosa c’è giornalmente). Con una bottiglia di ottimo Soave Veneto (25 euro) abbiamo speso 100 euro tondi tondi considerando il coperto. Attento e cortese il servizio dei ragazzi, locale carino, la qualità del cibo non si discute ma do comunque tre stelle per le due seguenti motivazioni: esecuzione dei piatti da alti e bassi (ottimo come detto l’antipasto, ma non si può servire un primo completamente freddo, così come a mio parere una frittura non può prescindere dell’elemento croccante, per fortuna si sono ripresi con il dolce) e prezzi troppo alti (abbiamo preso 4 piatti e li abbiamo divisi tutti, ed anche considerando il vino 100 euro sono veramente troppi; la carta vini va dai 20 euro in su, si paga questo benedetto coperto anche se siamo nel 2018 e nonostante il locale fornisca tovaglioli di carta. Capisco che siamo a Venezia ma una cena del genere in qualsiasi altra città d’Italia la paghi massimo 75/80 euro a dir tanto e, consentitemi di dire, anche con una migliore esecuzione). Mi sento di consigliarlo? Nì.