Vicinissima a Campo S. Bartolomeo ed al ponte di Rialto è una fra le tante , interessanti, chiese di Venezia che restano famose per la leggenda cui sono legate, piuttosto che per il nome ufficiale che in questo caso sarebbe quello di S. Maria della Consolazione. Il luogo prende denominazione da una bottega di fave che si trovava dinanzi alla chiesa, ma secondo altre correnti di pensiero trae origine dalla famiglia ferrarese FAVA o dalla presenza di un'antica pasticceria che confezionava un dolce detto fava dei morti. La leggenda narra di due giovani il cui amore fu contrastato a tal punto che la giovane donna fu data in sposa ad un ricco commerciante , ma pochi anni dopo morì. IL fantasma di Maria , tale era il nome della ragazza ,vago' tra il marito ed i genitori che spaventati non l'accolsero , sino a quando trovò rifugio presso Gregorio , Il mancato sposo che la condusse il giorno di Natale in Chiesa . Qui i genitori , compreso l'amore fra i giovani , oltre il limite della morte , acconsentirono alle nozze , traslando il cimitero dove Maria era stata sepolta e al suo posto erigendo l’attuale Chiesa che venne dedicata a “Santa Maria della consolazione” in memoria della costanza dell’amore dei due giovani, collocandovi l'immagine della Madonna che il giovane Gregorio aveva dipinto. Oltre a questa leggenda vi è un altro racconto che lega questa Chiesa al celebre pittore Botticelli: si narra che un giorno Botticelli vide uscire da questa Chiesa una giovane bellissima e vedendo costei così bella e la conchiglia in marmo che è scolpita sopra l’ingresso della Chiesa vi prese l’ispirazione per dipingere il noto quadro della Venere. Riguardo all'aspetto della chiesa la facciata si presenta incompleta, fatta eccezione del portale sormontato da un timpano marmoreo curvilineo in stile barocco e, incompleti anche i due campanili . All'interno sono ospitati due dipinti di di G. B. Tiepolo ( Sant'Anna, la Vergine Bambina e San Gioacchino) del Piazzetta è la Visione di San Filippo Neri .