Veniamo accolti nella bella sala sotto l'albergo/ristorante, molto suggestiva, con il soffitto a volta. Personale in sala attento e molto presente. Abbiamo prenotato un menu di pesce e uno di carne comunicati in precedenza. La sala è accogliente, la musica soffusa e strumentale (Fausto Papetti o un suo emulo contemporaneo al sax). Per il menu di pesce scelgo un Arneis fresco e ben fruttato che ci viene servito quasi subito. Non abbiamo fretta ma l'antipasto (moscardini in umido) ci viene servita dopo un certo tempo, tanto che il vino non è più fresco come dovrebbe ma temperatura ambiente. La porzione è generosa e il profumo appetitoso. I moscardini sono tenerissimi ma il tutto è veramente troppo salato. Ben oltre il lecito tanto da disturbare il piatto che, a parte il sale si capisce che è ben realizzato. Il tempo passa ridendo e scherzando tra colleghi e arriva la "lasagnetta" che, a discapito di come è definita nel menu è di ragguardevoli dimensioni. Ben impiattata in forma rotonda è gustosa, delicata, veramente notevole e apprezzata da tutti coloro che l'hanno scelta. Segue il secondo: gamberi e capesante all'arancia e quinoa. Ottimo, L'agrodolce della preparazione, ben equilibrato, mi fa apprezzare il quinoa che normalmente non mi entusiasma per nulla. Anche per il secondo le porzioni sono correttissime. Dopo almeno tre ripetizioni della stessa playlist, il sax comincia a dare seriamente sui nervi, allora chiedo al capo cameriere cosa si può fare. Abbassa il volume in sala dicendo che non è possibile cambiare o fare altro poiché in tutto il ristorante e l'albergo passa la stessa musica... Comunque si sta meglio senza anche se sentiamo la stessa playlist ripetersi nella sala attigua... Distribuzione dei regali e aneddoti aziendali vari prima del dessert. Noi abbiamo un carpaccio d'ananas con sorbetto al limone e salsa al pepe rosa. Ananas dolcissimo e delicatissimo. Il sorbetto che doveva essere al pepe rosa aveva un gusto di lavanda veramente aggressivo tanto da nascondere il pepe rosa (se c'era) e anche la vaniglia. Peccato. In cucina, la lavanda è spesso da usare con estrema parsimonia ma lo chef dovrebbe saperlo. Sembrava un aroma non naturale aggiunto, tanto risultava prevaricante. Ci ho provato più volte a trovare altri sapori e poi l'ho lasciato gustandomi solo l'ananas. Prima dei caffè, ci rende visita una signora che si accorge che la musica non si sente. Le dico che si trattava di una nostra richiesta vista la ripetitività del programma. Ci dice che potevamo chiedere altro e che non è vero che non si può fare... Mettetevi d'accordo la prossima volta... Oppure il capo cameriere non ci riteneva degni del suo prezioso tempo e ci ha liquidato. Dopo una serata gradevole ci si deve congedare e chiediamo di poter pagare. Chiediamo di diversificare i conti poiché nel personale abbiamo alcuni praticanti/stagiaires, quindi alcuni di noi pagheranno 134 franchi mentre questi ultimi solo 70. E' vero che questo complica un po' la vita a chi deve incassare ma per più di 1500 franchi di fattura totale, alcune reazioni e resistenze da parte del capo cameriere non ce le aspettavamo e ci hanno disturbato. Da un caposala di una struttura di un tale livello ci saremmo aspettati un approccio maggiormente orientato al cliente, non colpevolizzante, sgradevole e poco professionale.